Il Surrealismo è un automatismo psichico, vale a dire un processo automatico che si realizza senza il controllo della ragione e fa sì che l'inconscio, quella parte dell'essere umano che si libera nel sogno, emerga e si esprima divenendo operante anche mentre si è svegli. In tal modo il pensiero, privo di freni inibitori di carattere morale, sociale, estetico, è líbero di vagare e raccogliere immagini, idee, parole, senza costrizioni precostituite né scopi preordinati. Viene cosi raggiunta quella realtà superiore, la “surrealtà” , in cui veglia e sogno si conciliano e si compenetrano in modo armonico e profondo. La bellezza surrealista, allora, nasce dal trovare assieme due oggetti reali, veri, esistenti (l'ombrello e la macchina per cucire), che non hanno nulla in comune, in uno stesso luogo comunque vero ma ugualmente estraneo a entrambi. Tale situazione genera un'inattesa visione che sorprende per la sua assurdità e perché con traddice a fondo le certezze di chi guarda. Quindi il surrealismo è un andare oltre la realtà ordinaria, “vedere le cose non per quello che conosciamo, ma per quello che sono”.