Salvador Dali

Vita

Salvador Dalì, nasce nel 1904 in Catalogna, figlio di un ricco notaio di nome Salvador Dalì, che a sua volta era figlio di una persona che si chiamava Salvador Dalì, e poco prima della nascita di Dalì, mori il primo figlio del padre che a sua volta era chiamato Salvador Dalì. Se non ci state capendo nulla è normale tranquilli, questo ci fa già capire di chi stiamo parlando: una delle personalità più bizzarre e controverse del 1900, ma allo stesso tempo uno dei più grandi artisti di sempre. Visse una vita molto travagliata, soffriva di attacchi d’ansia, e perciò inventò il metodo paranoico-critico per le sue rappresentazioni. Quando era paranoico disegnava cose molli, quando era critico cose dure. Soffriva di impotenza sessuale, e si narra che lui trovava piacere nel vedere la sua amata compagna, Gala, assieme ad altri uomini. Iconico è il suo baffo all’insù, e ancora più iconici i suoi elefanti dalle gambe tanto lunghe quanto sottili.

Disegnatore di grandissimo talento, Dalí ha un tratto estremamente morbido e raffinato. Profondo conoscitore dei grandi del passato e sincero ammiratore del Rinascimento italiano, era solito ripetere che «da chi non vuole imitare nessuno non viene fuori niente».

Costruzione molle con fave bollite: presagio di una guerra civile

Quest’opera risale al 1936, all’inizio della guerra civile spagnola. Le forme anatomiche in primo piano, frutto di numerose bozze, che compongono questo essere ripugnante, sono evidenti riferimenti alla guerra. Una gigantesca mano nodosa strizza con furia violenta quello che sembrerebbe un seno di donna. Un’altra mano poggia a terra, scarnificata e deforme mentre un uomo le spunta da dietro osservandola incuriosito. Un piede scheletrico poggia violentemente su un bacino, a sua volta sorretto da un altro piede scheletrico. Tutto appare in un paesaggio arido, distrutto, dove si possono vedere elementi che non c’entrano nulla con la scena, come un armadio perfettamente intatto, o fave bollite per terra insieme ad ossa e strani minerali. Tutte queste associazioni innaturali incarnano pienamente il significato del surrealismo, e infondono nell’osservatore un senso di angoscia, timore e spavento.