Il primo dopoguerra

I trattati di pace

I trattati di Parigi (1919-1920) intendevano creare un nuovo equilibrio geopolitico per garantire la pace in Europa. Tuttavia il nuovo assetto: -causò insoddisfazione in Germania, il cui territorio era stato ridotto e diviso in due, e in Italia, a cui non erano state riconosciute Fiume e la Dalmazia; -prevedeva che in molti Stati convivessero popolazioni diverse e spesso in contrasto fra loro, come in Jugoslavia o in Cecoslovacchia; Venne fondata la “Società delle Nazioni”, un organo multinazionale promosso dall’USA del presidente Wilson che si proponeva come mantenitore della pace in Europa.

Assetto eonomico e sociale

Problemi demografici: la guerra aveva causato 8 milioni di morti, e l’influenza detta “spagnola” tra il 1918 e il 1924 stroncò altri 22 milioni di persone nel mondo. Crisi economica: la produzione industriale doveva essere riconvertita, ma ciò comportava alti costi, e così si abbassarono i salari. Inflazione: per pagare i debiti di guerra gli Stati emisero più moneta, causando una svalutazione incontrollabile, come in Austria e Germania. Società di massa: la guerra segnò l'ingresso delle masse nella Storia. Le persone capirono l'importanza di unirsi in associazioni e di protestare, così nacquero movimenti per la tutela dei diritti dei lavoratori e l'aumento dei loro stipendi. Importantissimi furono anche i movimenti per i diritti delle donne, come le "suffragette" in Inghilterra con i loro cortei per le strade di Londra, che poi si espansero in tutto il mondo.