Umberto Boccioni

Vita

Umberto Boccioni, nato a Reggio Calabria da famiglia romagnola, si frequenta la bottega del già affermato Giacomo Balla. Nel 1907 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Venezia, ma dopo poco si trasferisce a Milano. Nel 1910 conosce Marinetti e si unisce a lui nella stesura del “Manifesto tecnico della pittura futurista”.

Forme uniche della continuità nello spazio

Una delle scultura più famose in Italia, (sicuramente una di quelle che vediamo di più ogni giorno, dato che si trova nel retro della moneta da 20 centesimi), è stata realizzata nel 1913 ed è una delle opere più celebri del periodo futurista. L’opera rappresenta una possente figura umana che incede a grandi passi. Senza volto né braccia, la forma rappresenta il puro movimento. Il suo profilo segue linee frammentate e irregolari, che si protendono e sembrano fluttuare, come scie solidificatesi nello spazio. La figura si amplia cosi oltre i suoi stessi limiti volumetrici per fondersi con l'ambiente circostante e la sensazione che ne deriva è di vibrante dinamicità. Per Boccioni infatti la scultura deve fondarsi in un’autonoma tridimensionalità, in un incessante svolgersi nello spazio di forze e forme.